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12. SUGGERIMENTI PER PROTEGGERSI CON LE PROPRIE MANI

Quando i bambini iniziano a camminare: urtare, cadere e inciampare è inevitabile.
Gli adulti insegnano ai bambini come proteggersi e come cadere per limitare sia i danni fisici sia la conseguente paura, iniziando da ambienti sgombri da soprammobili e altro fino a quando diventano più grandi e consapevoli. Anche ai bambini non vedenti o ipovedenti si insegnano le stesse cose, ma per loro la paura può essere tale da inibire sia la voglia sia il piacere di muoversi.
Urtare e farsi del male è una paura molto presente per chi ha problemi visivi e imparare a proteggersi rende più sicuri, motivati a muoversi e fare esperienze.

Il tecnico di OM suggerisce le seguenti strategie per imparare a proteggersi  ed esplorare l’ambiente usando le proprie mani, non solo ai bambini ma anche a coloro che hanno perso la vista e devono trovare nuove strategie per muoversi ancora con sicurezza e scioltezza.
Di seguito una sintesi:

- mentre si cammina ci si protegge portando una mano davanti alla pancia, a circa 15-20 cm di distanza, con il dorso rivolto verso l’esterno, le dita rivolte verso il basso e morbide, per attutire eventuali urti.
L’altra mano può esplorare l’ambiente, per esempio, seguire una parete. Si allontana il braccio dal fianco, circa 20-30 cm, e con il dorso della mano si segue la parete.
Si consiglia di usare il dorso della mano perché è la parte meno delicata e, in caso di escoriazioni, guarisce più in fretta. Non solo, il tatto è molto importante ed è un modo per proteggere i polpastrelli.
In questo modo ci si assicura una buona protezione dell’addome. Dalla vita in giù gli ostacoli saranno percepiti dalle gambe o dai piedi.  Dalla vita in su non si è protetti, ma con un’andatura sciolta e moderata si eviteranno scontri violenti.
Se si desidera una maggior protezione si può usare la mano che esplora per proteggere il viso, portandola davanti al naso, a una distanza di circa 20 cm,  il palmo rivolto all’esterno, le dita aperte e il pollice che guarda in basso. In questo caso è il palmo che incontra gli ostacoli, diversamente, ovvero usando il dorso, in questa posizione è più difficile opporre resistenza e attutire gli urti.
Se cade qualcosa a terra, raccoglierla piegandosi sulle proprie ginocchia; in questo modo si occupa lo spazio che è già occupato dal proprio corpo. Evitare quindi di sporgersi in avanti, come verrebbe naturale, per evitare di battere, per esempio la fronte su oggetti non ancora incontrati.

- Per un approfondimento sulle tecniche di esplorazione e ricerca, si rimanda alla sezione di Autonomia personale dove saranno affrontati argomenti quali: preparare/spreparare la tavola, pulire e lavare il pavimento, ecc. che richiedono una buona organizzazione, esplorazione e ricerca per essere effettuati in modo soddisfacente, sicuro e possibilmente anche con poca fatica.

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