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1. INFORMAZIONI GENERALI SUL PROGRAMMA DI A.P.

Il programma di autonomia personale, chiamato anche “corso di autonomia personale”, così come il corso di O.M., è programmato in base alle esigenze e alle caratteristiche di ogni individuo.
L’obiettivo principale è migliorare la qualità della vita; raggiungere buone abilità personali e interpersonali, necessarie per lo svolgimento e la gestione delle molteplici attività quotidiane: cura della propria persona, attività domestiche, familiari, ecc.

La distinzione tra i due corsi viene fatta per i seguenti motivi:
- Competenze del tecnico.
Ci sono tecnici che hanno ricevuto l’addestramento solo per insegnare l’orientamento-mobilità, altri solo l’autonomia personale, altri sia O.M. sia A.P.
- I due corsi possono essere richiesti  separatamente.
Molte persone non hanno alcun bisogno di affrontare argomenti che riguardano la sfera dell’autonomia personale, ma solamente ciò che riguarda l’orientamento-mobilità o viceversa.
E’ anche vero che non esiste corso di O.M. che non comprenda anche abilità di A.P.; per esempio, se una persona vuole imparare a fare la spesa, dovrà imparare abilità che riguardano l’O.M. (saper andare da casa ai vari negozi e farvi ritorno, individuare i vari negozi, ecc.) e abilità che riguardano l’A.P. (gestire il denaro, rapportarsi con il personale dei negozi, fare la fila, sapere quando è il proprio turno, chiedere aiuto in caso di bisogno, ecc.).
- Il corso di O.M. è individuale, il corso di A.P. può essere fatto anche in piccoli gruppi e a diversi livelli. Per esempio, un corso di cucina base o avanzato, di cucito, ecc.
- Il corso di O.M. deve seguire tappe ben precise prima di passare ad abilità più complesse. Le unità di insegnamento sono legate le une alle altre. Si procede per gradi. Nel corso di A.P. le unità sono distinte e possono essere affrontate in base alle esigenze e abilità del momento. Per esempio, se una persona ha la necessità di imparare a stirare, anche se non è in grado di cucinare o andare a fare la spesa, può affrontare l’unità stirare perché è quella di cui ha bisogno in quel momento.
- Un’altra distinzione, molto importante, è che gli argomenti di A.P. riguardano anche la sfera intima. Il tecnico dovrà quindi tener conto della sensibilità di ogni individuo e agire con tatto e rispetto. Anche l’unità “mangiare” è molto delicata. Mangiare è un momento in cui ci si rilassa: da soli, con la propria famiglia, con gli amici e colleghi. E’ anche un momento di piacere e condivisione. Non sentirsi all’altezza o avere delle difficoltà, può rendere spiacevole questo momento e anche durante un corso può essere molto imbarazzante affrontarlo. Mi è capitato con  persone adulte che hanno perso la vista.

Non vi sono altre grosse distinzioni fra i due corsi se non nella quantità di ausili di cui si avvale l’A.P.; alcuni sono specifici ma la maggior parte sono di uso comune. Inoltre, esistono vari modi e tecniche per svolgere lo stesso lavoro.
Compito del tecnico di A.P. è aiutare le persone a trovare il modo migliore per svolgere le molteplici attività quotidiane: in sicurezza, con agio e in modo soddisfacente.
Anche per l’A.P. è molto importante fare esperienza. Provare, riprovare, avere pazienza, organizzarsi. Tutto ciò che si è detto per l’O.M. è valido anche per l’A.P. Le basi per una buona indipendenza si devono gettare sin dalla primissima infanzia. L’atteggiamento delle persone che vivono e passano la maggior parte del tempo con coloro che hanno problemi visivi, saranno fondamentali per incrementare o meno l’autonomia, ecc. (Vedi capitoli nella sezione Orientamento e Mobilità)

Nota: i suggerimenti e le tecniche presentati nelle varie unità, non sostituiscono un programma individuale di A.P.; sono una parte delle cose che si insegnano e sono concepiti per essere presentati ai familiari o agli insegnanti/educatori che devono fornire aiuto ai bambini, ragazzi e adulti che si trovano in difficoltà e anche ai diretti interessati.

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